Bruno Caraffini con Lina Omodei Zorini

 

La nostra amicizia, la sua risata
di Bruno Caraffini
 

 

 

 

La manifestazione culturale "Premio Letterario Città di Arona Gian Vincenzo Omodei Zorini" ha richiamato un alto numero di qualificate persone, in gran parte amiche del dottor Gian Vincenzo, le quali, con la loro presenza, hanno conferito alla cerimonia il carattere di un sentito incontro per ricordare e onorare il caro ed indimenticabile amico scomparso prematuramente.
Gian Vincenzo Omodei Zorini, medico e scrittore, era divenuto tanto simpaticamente famoso e noto quale giornalista, esperto d'arte, autore di molte pubblicazioni, studioso e ricercatore di argomenti riguardanti... tutto. Infatti tutto lo interessava. Nutriva però una particolare passione per rintracciare notizie singolari, su personaggi storici di vario ceto e una malcelata predilezione per gli usi, i costumi, le tradizioni e l'enogastronomia dell'ambiente rurale.
Dei suoi numerosi e piacevolissimi racconti, tanti hanno un'ambientazione agreste. Con mio vivo piacere e intimo orgoglio, ogni anno vengo invitato al Premio, perché ai tanto cortesi familiari è nota l'amicizia che correva tra me e Gian Vincenzo. Un'amicizia favorita e rinsaldata dalla spiccata ruralità d'interessi che ci accomunava. Interessi che ci hanno portati dilettevolmente a scoprire, a raffrontare e, ghiottamente, anche a gustare i tipici prodotti enogastronomici del "Ducato di Parma e Piacenza" (zona da dove provengo) e quelli della terra natia di Gian Vincenzo (novarese e vercellese).
Le differenze ambientali delle due località ci hanno spinti ad occasionali osservazioni botanico floreali, che tanto distensivamente ci impegnavano nel tentativo di riconoscere e nomenclare le essenze erbacee tipiche della flora spontanea, spesso con errori ai quali Gian Vincenzo rimediava prontamente con una schietta e fragorosa risata e con il mandare, anche da parte mia, a farsi benedire il Linneo, ideatore e autore della perfetta, ma tanto complessa sistematica botanica.
La risata era per Gian Vincenzo, come gli amici ben sanno, un personalissimo (esclusivo!) modo per esprimere un parere, una valutazione, un giudizio. Ed è per questo che aveva differente qualità, a seconda della votazione: fragorosa, schietta, garbata, cordiale, a volte fredda e anche finemente ironica e sprezzante; qualità che erano accompagnate da espressioni dello sguardo tanto diverse da rendere decifrabile quel che volevano dire.
Durante il recente incontro, come d'altra parte è avvenuto nelle passate manifestazioni, ho avvertito la sensazione della spirituale presenza di Gian Vincenzo, sensazione che mi ha fatto ricordare con tanta commozione la nostra amicizia e le amene dissertazioni che l'hanno resa quasi fraterna.