XI Premio Letterario Nazionale Città di Arona Gian Vincenzo Omodei Zorini

La cerimonia di premiazione dell' undicesima edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Arona Gian Vincenzo Omodei Zorini si è svolta ad Arona presso il Centro Congressi dell'Hotel Concorde venerdì 30 ottobre 2009.

Per la Sezione Medici scrittori in lingua francese (Giuria: Patrizia Gambarotta, Françoise Verrey Bass, Sergio Marengo presidente) primo premio a Gaetan Lecoq di Rennes (France) per "Le grand jour de Marguerite", "Racconto tenero, commovente, molto originale, forma sicura con lessico ricco e descrizioni particolarmente suggestive", secondo premio a Sharon Desligneres di Parigi per "Jalousie", terzo premio a Dilan Ravec di Bois-le-Roi (France) per "Sur les quais de la Neva".

Per la Sezione Medici scrittori in lingua italiana (Giuria: Giuseppe Armocida, Giovanni Di Bella, Patrizia Gambarotta, Maria Adele Garavaglia, Lia Ongaro, Alfredo Papale, Sergio Marengo presidente) primo premio ad Alessandra Costanza di Sagliano Micca (BI) per "Il giardino degli aranci", "Spunto narrativo originale e denso di poesia espresso in una forma scarna ed efficace", cui Cristina Negri dell'A.M.S.I. ha dedicato un proprio intervento. Secondo classificato Alfredo Caseri di Villa d'Adda (BG) per "Il mulino", terzi ex-aequo Valter Ferrari di Tortona (AL) per "Inverno" e a Luca Bianchedi di Copenhagen (Danimarca) per "Una vita sbagliata".

Per la Sezione Giovani, poesie inedite (Giuria: Giuseppe Armocida, Giovanni Di Bella, Patrizia Gambarotta, Maria Adele Garavaglia, Lia Ongaro, Alfredo Papale, Sergio Marengo presidente), primo premio a Laura Breccia di Saronno (VA) per "Semplice notte d'inverno", "Con elegante femminilità esprime ombre e rimpianti del cuore di una donna", secondo premio a Carol Cravero di Saluzzo (CN) per "Fugace passaggio - Eternità - Fotografie", terzo premio ex aequo a Cassandra Venturini di Lendinara (RO) per "La vita che mi porto addosso - Ritaglio di cielo - Arcani deserti - Un angolo per te" e a Giovanni Alfio Costa di Maierato (VV) per "Calabria - Notte sul fiume".

Per la Sezione Edito di narrativa (selezionati dal comitato dei lettori composto da Bernardini Donata, presidente, Besati Adriana, Bianco Rossella, Boieri Maria Ausilia, Cirio Valerio, De Blasi Pietra, Dimuccio Rosanna, Gobbi Lara, Moalli Luciana, Negri Franca, Pedretti Elena, Prone Simona, Pulacini Manuela, Rollini Annamaria, Sagliaschi Claudio, Giuria: Giuseppe Armocida, Giovanni Di Bella, Patrizia Gambarotta, Maria Adele Garavaglia, Lia Ongaro, Alfredo Papale, Sergio Marengo presidente) primo premio a Maria D’Onofrio di Pisticci Scalo (MT) per "Ora aspetto che la vita mi cerchi" - Arduino Sacco editore - Roma , "Storia drammaticamente appasionata e dolente espressa in un linguaggio asciutto, spezzato, efficacissimo", secondo premio ad Antonio Del Giudice di Roma per "La Pasqua bassa" - San Paolo edizioni - Cinisello Balsamo, terzo premio ad Alessandra Perotti di Cerano (NO) per "L’airone e l’aquila" - La memoria del mondo libreria editrice - Inveruno.

Il Premio alla carriera è stato assegnato a Inge Schoental Feltrinelli, "per aver dato continuo e audace impulso alla divulgazione della letteratura italiana e straniera e a riscontro della sua attività di promotrice culturale ed editoriale".

Inge Feltrinelli è nata e cresciuta in Germania. Prima di trasferirsi a Milano, nel 1960, ha lavorato come fotoreporter in tutto il mondo, intervistando tra gli altri Ernest Hemingway, Pablo Picasso e Simone de Beauvoir.
Nel 1969 Inge Feltrinelli è stata nominata Vicepresidente e successivamente, nel 1972, Presidente della Giangiacomo Feltrinelli Editore, fondata nel 1955 da Giangiacomo Feltrinelli.
Dopo la morte del fondatore della casa editrice, avvenuta nel 1972, Inge Feltrinelli ha proseguito e sviluppato la sua opera adoperandosi soprattutto nelle relazioni internazionali, per far conoscere gli autori italiani all'estero e per portare importanti scrittori stranieri in Italia. Inoltre si è impegnata in particolar modo per l'apertura di 100 nuove Librerie Feltrinelli in tutta Italia.
Nella società Librerie Feltrinelli, creata nel 1998 in seguito alla scissione tra l’attività editoriale e la rete di vendita, Carlo Feltrinelli, Amministratore Delegato della Giangiacomo Feltrinelli Editore, è Presidente mentre Inge Feltrinelli ricopre la carica di Presidente Onorario.
Nel 2005 Inge Feltrinelli è stata nominata Vicepresidente della holding finanziaria EFFE 2005.
Inge Feltrinelli è inoltre Consigliere della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e membro del Comitato Promotore della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri.
Per il suo impegno nella promozione della cultura ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 1986 è stata nominata “Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana”. Nel 1991 l'Università di Ferrara le ha conferito la laurea honoris causa in Pedagogia. Nel 1996 le è stata conferita a Milano l'onorificenza di Accademico di Brera. Nel 1999 Inge Feltrinelli è stata insignita della croce di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania e ha ricevuto, nel 2002, dal Ministro della Cultura francese il titolo di Commandeur dans l’Ordre des Arts et des Lettres.
Nel 2004 la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano le ha conferito la laurea honoris causa in Lingue e Letterature Straniere. Nello stesso anno Inge Feltrinelli è stata nominata consigliere della Fondazione Famiglia Siegfried e Ulla Unseld della casa editrice tedesca Suhrkamp.

La Medaglia d'argento del Presidente della Repubblica è stata assegnata a Dorino Tuniz, "per aver saputo coniugare nei suoi studi il rigore filologico della ricerca storica con il calore umano dell'interesse per la spiritualità delle genti del nostro territorio".

Laureato in lettere classiche presso l’università Cattolica Di Milano, Dorino Tuniz ha insegnato nelle scuole superiori, all’Università del Piemonte Orientale e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Novara. È presidente dell’associazione di Storia della Chiesa Novarese e condirettore della rivista di studi storici Novarien.
Tuniz indica come suo grande maestro il filologo Giuseppe Billanovich, che gli ha insegnato l’analisi puntuale dei documenti come mezzo per riconoscervi non solo gli elementi necessari alla comprensione e all’interpretazione, ma anche tutta quella serie di frammenti di umanità senza i quali la storia appare fredda, poco comprensibile e lontana. È autore di articoli e pubblicazioni su temi agiografici e sulla storia religiosa in particolare dell’area novarese.

Album fotografico sul sito Aronanelweb