Premio Letterario Internazionale Città di Arona, Gian Vincenzo Omodei Zorini

La premiazione della XVIII edizione si è tenuta sabato 5 novembre 2016 nel salone dell’Hotel Concorde di Arona

Per la sezione Edito di Poesia:

1° classificato Fabiano Braccini di Milano per "Un’emozione, un soffio, …un niente"
Edizioni Helicon, 2005

Motivazione: Nostalgia e sincerità di ispirazione in versi semplici ed accurati, mai banali.
Profonda sensibilità venata di malinconia che coinvolge e commuove. Sentimenti delicati, ma anche
parole appassionate e sensibili, con ricchezza e varietà di toni

2° classificata Nadezhda Georgieva Slavova di Alessandria per "Curvando il pensiero"
Editore Rupe Mutevole, 2014

3° classificata Lidia Chiarelli di Torino per "Immagine & poesia"
Cross-Cultural Communications Ed. – Merrich (New York) USA

Premio speciale a Donatella Nardin di Cavallino Treporti-Venezia per "Le ragioni dell’oro"
Edizioni Il Fiorino, 2015

La giuria: Giuseppe Armocida, Giovanni Di Bella, Patrizia Gambarotta, Maria Adele Garavaglia, Silvia Magistrini, Sergio Marengo, Giannino Piana, Rodolfo Vettorello, presidente Lia Ongaro

Per la sezione Stampa

1° classificato Giancarlo Oliani di Ostiglia (Mn) per "La Gazzetta entra in carcere"
pubblicato da“La Gazzetta di Mantova”, quotidiano

Motivazione: Buon giornalismo d'inchiesta e approfondimento, che mette a nudo l'universo
carcerario indagando la quotidianità di un carcere come quello di Mantova, paradigmatico a molte altre
realtà italiane. Il giornalista ha esplorato i vari aspetti del problema, soffermandosi sulle emergenze che
riguardano non solo i detenuti, ma anche gli agenti di custodia

2° classificato Federico Carle di Fossano (Cn) per "Rapporto tra giovani e droghe, una fotografia della Granda"
pubblicato da “La Fedeltà”, settimanale del Fossanese

3° classificato Pier Vittorio Formichetti di Torino per "Generazioni (immigrate) a confronto"
pubblicato da “Conexión – Mensile della Convergenza delle Culture”.

La giuria: Rosi Brandi, Alessandra Comazzi, Gianfranco Quaglia

Sezione Inedito Racconto breve

1° classificata Roberta Brioschi di Mezzago (Mb) per "Chiamami Speranza"

Motivazione: Appassionata e coinvolgente storia di immigrazione e di amore materno che
lascia un coraggioso messaggio di fiducia nella vita, di una volontà più forte delle sofferenze, della
paura e delle paure

2° classificato Marco Crepaldi di Nerviano (Mi) per "Hikikomori"

3° classificato Giulio Redaelli di Albiate (Mb) per "Il sogno della Bonfanta"

La giuria: Giuseppe Armocida, Giovanni Di Bella, Patrizia Gambarotta, Maria Adele Garavaglia, Silvia Magistrini, Lia Ongaro

Il Premio alla carriera è stato assegnato a Marco Tarquinio

"Un brillante percorso di giornalista politico che, dopo la collaborazione a diverse prestigiose testate, l'ha portato ad "Avvenire", di cui è diventato il direttore responsabile. Con la sua guida aperta ed intelligente, con le sue seguitissime inchieste il giornalista ha consolidato la testata come punto di riferimento obiettivo, originale e coraggioso, del pensiero, non solo cattolico, sulle molteplici e spesso contraddittorie questioni della complessa società odierna".

Marco Tarquinio, nato il 16 marzo 1958, è il direttore responsabile di Avvenire. Già capo scout nell’Agesci, è sposato ed è padre di due figlie. Umbro, di Assisi, vive ormai da molti anni tra Milano e Roma.
Esperto di politica interna e internazionale, inizia la sua attività di cronista a “La Voce”, settimanale cattolico dove lavora tra il 1981 e il 1984. Nel 1983 comincia a collaborare col “Corriere dell'Umbria”, quotidiano dove diventa giornalista professionista. Nel 1988 si trasferisce a Roma, a “La Gazzetta” diretta da Giuseppe Crescimbeni, che lo pone a capo del servizio politico. Nel 1990 viene chiamato da Franco Cangini a “Il Tempo”, qui si occupa prima di politica estera, poi di nuovo di cronache politico-parlamentari e, infine, è capo della redazione politica ed editorialista. Nel 1994 lascia “Il Tempo” per “Avvenire”, accettando l'offerta del neo-direttore Dino Boffo.
Nel quotidiano nazionale di ispirazione cattolica, del quale è stato a lungo editorialista politico, guida da caporedattore prima la redazione centrale milanese e poi quella romana, nel 2007 diventa vicedirettore e nel 2009 direttore.
Gli sono stati attribuiti numerosi premi giornalistici: tra gli altri, il “Penna d'Oro”, il “Valerio Volpini”, il “Civitas Casertana-Le buone notizie”, il “Fregene”, il “Renzo Foa” e l’“Emilio Rossi”. Ha ricevuto dal Sermig il premio “Artigiano della Pace” e riconoscimenti speciali nell’ambito dei premi “Don Peppe Diana” e “Maria Rita Saulle” per i diritti umani.
Il 14 giugno 2012 gli è stato reso pubblico omaggio dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
È commendatore al merito della Repubblica Italiana. Dal 2011 al 2016, sino alla cessazione dell’attività di quel dicastero della Santa Sede, è stato consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

La medaglia d’oro del Circolo Culturale Gian Vincenzo Omodei Zorini è stata assegnata a Eugenio Borgna

"Una vita dedicata alla psichiatria, cui ha donato non solo l'importanza dei suoi scritti scientifici e l'immediatezza comunicativa come pure la serietà dell'insegnamento universitario e delle opere divulgative, ma anche, e soprattutto, la sua sensibilità di terapeuta e di persona, che l'hanno portato ad un approccio alle malattie mentali innovativo, meno tecnico e naturalistico e più profondamente umano".

Eugenio Borgna, nato a Borgomanero (NO) il 22 luglio 1930 è un illustre psichiatra e saggista. È stato libero docente alla "Clinica delle malattie nervose e mentali" dell'Università degli Studi di Milano ed è primario emerito di psichiatria dell'Ospedale Maggiore di Novara. È autore di numerosi saggi, nei quali alterna una produzione più specialistica a libri maggiormente divulgativi. In qualità di esponente della psichiatria fenomenologica, contesta l'interpretazione naturalistica delle patologie mentali che ricerca le cause della psicosi nel malfunzionamento dei centri cerebrali e la sua cura attraverso interventi biologici quali farmaci e terapia elettroconvulsivante.

Opere

Le ragioni dell'adolescenza. Il disagio giovanile tra neuropsichiatria infantile e psichiatria, con Antonio Andreoli e Giovanna Giaconia, 1995
I conflitti del conoscere. Struttura del sapere ed esperienza della follia. 1998, Feltrinelli.
Le figure dell'ansia. 1998, Feltrinelli.
Noi siamo un colloquio. Gli orizzonti della conoscenza e della cura in psichiatria. 2000, Feltrinelli.
L'arcipelago delle emozioni. 2002, Feltrinelli.
Come se finisse il mondo. Il senso dell'esperienza schizofrenica, 1995, Feltrinelli.
Il silenzio del corpo, in: AaVv, Arcipelago malinconia, 2001, Donzelli.
Malinconia. 2002, Feltrinelli.
Le intermittenze del cuore. 2003, Feltrinelli.
Il volto senza fine. 2004, Le Lettere.
L'attesa e la speranza. 2005, Feltrinelli (Premio Bagutta)
Le figure dell'ansia. 2005, Feltrinelli.
Il suicidio. Amore tragico, tragedia d'amore, con Mauro Manica e Adriana Pagnoni, 2006, Ed. Borla
Come in uno specchio oscuramente. 2007, Feltrinelli
Nei luoghi perduti nella follia. 2008, Feltrinelli
Che cos'è la follia?, con CD Audio, Luca Sossella editore, 2008
Le emozioni ferite, Feltrinelli, 2009
La solitudine dell'anima, Feltrinelli, 2011
Elogio della depressione, Einaudi, 2011 con Aldo Bonomi
Di armonia risuona e di follia, Feltrinelli, 2012
La dignità ferita, 2013
La camaleontica identità dell'essere psichiatra, Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane, Eugenio Borgna, Vol. V, No 4, 1997
Le figure dell'ansia di Eugenio Borgna, Carmelo Conforto, Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane,Vol. VI, n°3, 1998
La fragilità che è in noi, Einaudi, 2014
Parlarsi, Einaudi , 2015
L'indicibile tenerezza. In cammino con Simone Weil, Feltrinelli, 2016
Responsabilità e speranza, Einaudi, 2016